Invernale a Col Moscher, Boz e Malga Mont, con digressione notturna

Sintesi itinerario

Segnavia:
Durata: 2h (andata) + 1,5h (ritorno)
Lunghezza: Km (solo andata)
Lunghezza totale: Km
Difficoltà: WT1
Altitudine minima: m
Altitudine massima: m
Differenza altimetrica massima: m
Variazione altimetrica positiva: m (solo andata)
Variazione altimetrica negativa: m (solo andata)
Variazione altimetrica complessiva: m (solo andata)
Pendenza media: %

Note percorso

Periodo consigliato: Da dicembre a gennaio
Nota 1: Servono anni nevosi per godere appieno di questo tracciato, di quelli che entrano negli annali e che riportano alla mente epoche in cui la neve era molto, molto più presente, sui monti, sin dalle basse quote. Anni in cui la vita in inverno era più dura, specie in luoghi come questo; in cui il clima non era ancora del tutto imbizzarrito a causa delle attività umane; in cui, forse, c’era un po’ più di comunione con la natura, magari meno fotografata, ma più accudita. Ecco, in anni come questi, partire nel cuore dell’inverno, con le strade ancora non spazzate, tanta neve appena caduta, inviolata, e un freddo che sferza è una di quelle giornate che restano nella memoria. Pura pace e meraviglia bianca!
Nota 2: Il Rifugio al Boz è sempre un intermezzo di calore e confort che non si può che amare, in questa stagione. Attenzione che spesso in inverno è chiuso. Raccomandabile contattare i gestori se si conta di fare una tappa qui.
Nota 3: La salita al Boz può essere effettuata per due vie: via Col Moscher o via Val Brute. La salita a Mont dal Boz può avvenire per tre diverse vie: via Val d’Arc a sud-ovest, via Malga Canidi a sud-est o tramite la diretta, verso sud. Qui è stato scelto, per esigenze collegate alla difficoltà di avanzamento (neve profonda, farinosa e con traccia non battuta), nonché ad un meteo a tratti capriccioso (molto freddo, a tratti ventoso e variabile in cresta, con ampi settori di nebbia fittissima), di effettuare una andata e un ritorno dalla stessa via, per entrambe la più breve. Sicuramente con condizioni adeguate o neve un po’ più bassa, una salita via Val Brute, con passaggio al Boz, salita verso Malga Canidi, passaggio in cresta e rientro da Malga Mont prima per la diretta da Mont-Boz e poi via Col Moscher, può risultare molto remunerativo.
Nota 4: Straordinario, se possibile, effettuare il rientro con un passaggio al Boz tra le ultime luci della sera, per arrivare in zona Col Moscher con il buio pieno. Qui ci si può fermare qualche minuto, magari con una veloce scorrazzata sulle crestine che sovrastano e cingono a ovest gli ampi prati, per godere dello straordinario silenzio dei luoghi e di una atmosfera emozionante, irreale e sospesa, a tratti capace di intimorire. Non infrequenti gli incontri con qualche animale. Torcia frontale al seguito d’obbligo.


 
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