Outdoor, Trekking invernale
Anello invernale Praderadego – Boz via cresta del Canidi, Olt de Val d’Arc e Pian de Castron
Sintesi itinerario
Segnavia:
Durata: 5h
Lunghezza: Km
Difficoltà: WT2
Altitudine minima: m
Altitudine massima: m
Differenza altimetrica massima: m
Variazione altimetrica positiva/negativa: m
Variazione altimetrica complessiva: m
Pendenza media: %
Note percorso
Periodo consigliato: Tutto l’inverno
Nota 1: Tracciato di un certo impegno, specie con neve fresca e abbondante, ma immensamente appagante: in anni di nevicate intense è uno dei percorsi più spettacolari delle Prealpi Trevigiane e Bellunesi.
Nota 2: Per chi ha voglia di percorsi ben battuti, è raccomandabile la salita a Malga Canidi lungo la carrareccia principale. Per chi abbia buona padronanza della neve e del territorio, senza timore di incorrere in qualche potenziale ”ravanata”, può essere molto interessante salire lungo la scorciatoia, magari anche con qualche divertente digressione su strade a uso boschivo e con più tecnici traversi non battuti tra canaloni nel bel mezzo del bosco.
Nota 3: Incredibilmente remunerativa, appena usciti dal bosco sopra Praderadego, la traversata sui crinali sommitali che si susseguono tra il Monte Canidi e il Monte Crep: divertimento e spensieratezza allo stato più puro! La vista spazia su tutte le Dolomiti, verso nord, e a sud su tutta la Pianura Veneta, fino a Venezia, alla laguna e, in giornate limpide, anche molto oltre. Attenzione solamente alle presenza di foschie o nebbie, che qui possono talora essere davvero fitte: raccomandabile la scelta di una bella giornata di pieno sole.
Nota 4: La discesa verso la Val d’Arc si può avviare prendendo la scorciatoia direttissima, poco sotto Malga Mont, o ritornando per un breve tratto a ritroso verso Malga Canidi, imboccando quindi la deviazione verso nord con indicazione Boz e poi quella verso ovest con indicazioni per l’Olt. Data la forte pendenza, la presenza di alcune recinzioni per il bestiame (che possono complicare il passaggio) e la scarsa frequentazione invernale del tratto, è raccomandabile la seconda via.
Nota 5: L’Olt de Val d’Arc è un luogo splendido anche d’estate: un inverno carico di neve lo rende assolutamente pazzesco! Un passaggio sotto la volta è immancabile!
Nota 6: Attenzione a seguire la traccia di bollini rossi correttamente, dopo l’Olt e fino in prossimità della strada della Val d’Arc: a volte con forti nevicate il percorso diventa confuso ed è raccomandabile conoscere un minimo il territorio.
Nota 7: La risalita costituita dalla strada della Val d’Arc è una contropendenza di un certo impegno, che un po’ si paga dopo i bagordi di una discesa a rotta di collo da Mont. Comoda e in ambiente sicuro e bucolico, resta tuttavia da non sottovalutare.
Nota 8: Una tappa al Rifugio Boz, cui si passa letteralmente a fianco, non si può proprio evitare: splendido, trovare un po’ di ristoro in vista dell’ultima parte della sgambata in programma e godere della magnifica vista sulla Valbelluna e sul Castello di Zumelle. Il rientro a Praderadego implica comunque ancora la discesa in Val de Calt e la risalita in Castron, per finire con il tratto terminale sino a Praderadego. Viste anche le contropendenze, altre 1:00-1:30 ore di buon passo sono necessarie, a seconda della condizione della neve. Meglio non attardarsi troppo…